Rapine nei negozi: la tecnologia per sentirsi più sicuri

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Ancora una volta, purtroppo, le cronache di giornali e web sono riempite di rapine finite in tragedia: il caso del barista di Budrio che nel tentativo di difendersi da un malvivente ha perso la vita. Dobbiamo tutti impegnarci perché questi fatti non accadano più (o almeno diminuiscano sensibilmente). Cosa può fare la tecnologia per aiutare i negozianti?

Tutti devono fare qualcosa: Noi Sicurezza vi parla di tecnologia

E’ evidente che tutti noi dobbiamo scendere in campo per mutare questa situazione di rapine, spesso con risultati sempre più drammatici. Lo deve fare lo Stato, con leggi che devono adeguarsi al contesto attuale e aiutare i Comuni con bandi per aumentare il numero di pattuglie di vigilanza privata.

Lo dobbiamo fare noi cittadini cooperando e collaborando molto di più di quanto facciamo ora. Un buon esempio sono i gruppi di controllo del vicinato, così come i negozianti che si aiutano tra loro e fanno squadra per elevare la sicurezza della loro zona.

Lo dobbiamo fare noi professionisti della sicurezza, presentando nuove soluzioni sempre più incisive e deterrenti contro rapinatori e ladri.

Un rapinatore sceglie sempre un obiettivo?

Sappiamo tutti che la maggior parte dei rapinatori e dei malviventi sceglie con cura i propri obiettivi: tabaccherie, gioiellerie, farmacie, bar, negozi in genere dove circola molto contante.

Ma ultimamente si sentono di rapine a bar o negozi che a guardar bene non dovrebbero esser un target. Perché? La risposta più plausibile è nell’aumento della criminalità, spesso improvvisata da malviventi disorganizzati ma senza scrupoli. E questi sono i rapinatori più pericolosi, che possono ledere l’incolumità dei poveri negozianti.

Fondamentale: il collegamento a una Centrale Operativa

Un aspetto fondamentale per la sicurezza contro le rapine è il collegamento con una Centrale Operativa. Al di là che si abbia o meno un porto d’armi, spesso si è bloccati da un rapinatore e non si può fare nulla se non inviare un segnale di allarme.

Ebbene, questo segnale di allarme deve essere trasmesso immediatamente a una Centrale Operativa, per permettere a guardie giurate e Forze dell’Ordine di intervenire con la pattuglia più vicina al luogo della rapina.

Tecnologia & Sicurezza contro le rapine: Ayuto

Veniamo ai dispositivi che possono permetterci di trasmettere immediatamente segnali di allarme a una Centrale Operativa: Ayuto è la migliore risposta, un dispositivo di sicurezza tascabile che grazie al pulsante di SOS permette di chiedere immediatamente aiuto a Forze dell’Ordine e pattuglie di vigilanza privata.

Ayuto, ascolto silente per non innervosire il rapinatore

Una funzione importante, è l’ascolto silente (o ambientale): una volta premuto il pulsante di SOS, l’operatore di centrale operativa attiva un canale di ascolto ambientale. La guardia ascolta ciò che succede nel negozio senza mettere a repentaglio la vita di un negoziante o di un cliente, guidando l’intervento delle forze dell’ordine e della vigilanza privata.

Chi trasmette non deve far altro che premere il pulsante di Ayuto, che può essere tranquillamente riposto in una tasca dei pantaloni.

Ayuto + telecamera one-click

Un supporto in più – ma che aumenta notevolmente il livello di efficacia e deterrenza – arriva anche dall’integrazione di una telecamera cosiddetta one-click al dispositivo Ayuto. Scatta l’allarme, si attiva la telecamera e l’operatore di Centrale ha un ulteriore strumento per guidare ancor più efficientemente l’intervento delle forze dell’ordine.

E non dimentichiamo l’effetto deterrente di una telecamera, abbinata anche a un adesivo deterrente posto al di fuori dell’esercizio commerciale: “questo negozio è protetto da un sistema antirapina e da un servizio di videoallarme“. Capite la forza di questa comunicazione? I rapinatori più saggi vireranno su un altro obiettivo…

Altre soluzioni: la guardia virtuale, un ulteriore aiuto dalla tecnologia

Un ulteriore elemento di deterrenza è dato dalla guardia virtuale, strategia adottata in principio dalle banche e ora diffusa in farmacie e gioiellerie. Si tratta di un sistema di monitoraggio video “live” e bidirezionale integrato a un sistema antirapina o antifurto. Nel negozio vengono installati alcuni monitor nei quali viene inquadrata una guardia al lavoro in Centrale Operativa. Allo scattare di un allarme, l’operatore di centrale verifica cosa sta accadendo, allertando immediatamente Forze dell’Ordine e pattuglie della vigilanza privata più vicine al luogo della rapina.

Per chi giudicasse un po’ invasiva la presenza di una guardia giurata, basta ricordare che l’operatore non sta “spiando” o guardando dentro il negozio in quel momento, sta semplicemente gestendo altre attività. Il sistema di videoallarme, per lui, si attiverà solamente con la trasmissione di un segnale di allarme. Quindi…in realtà è più lui a essere spiato!

Securcash

Altro dispositivo utile, in questo caso per la gestione degli eccessi di contante. E’ una cassa che dispone di un vano a scomparti, nelle apposite feritoie possono essere inserite le banconote in eccedenza. Essendo ad apertura temporizzata, non modificabile dal cassiere, è importante la corretta comunicazione di questa strumentazione al di fuori del locale protetto, per scoraggiare eventuali rapinatori. Se un rapinatore esige di aprire comunque il cassetto Securcash, il cassiere, digitando un codice coercizione trasmetterà un segnale di allarme rapina alla Centrale Operativa.

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