Audit di Sicurezza fisica: la checklist che non deve mai mancare

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Una soluzione di sicurezza fisica non è valida e applicabile in egual maniera in tutti i casi. Ogni business, spazio, edificio è unico e le esigenze di sicurezza cambiano nel tempo. Oggi, i sistemi di sicurezza devono proteggere il perimetro, oltre a salvaguardare i dati e le informazioni sensibili in costante movimento. Anche se hai installato sistemi di sicurezza in passato, potrebbero non soddisfare gli attuali standard di protezione.

Non bisogna aspettare fino a dopo che si è verificata una violazione per fare una valutazione sulla sicurezza fisica, una valutazione del sito con un professionista della sicurezza aiuta a migliorare la sicurezza di un edificio, scoprendo i punti deboli dell’attuale sistema di sicurezza e identificando la tecnologia giusta per ridurre il rischio di intrusioni.

Ecco un primo ma importante elenco di “cose da fare” per valutare il proprio livello di rischio:

1) Identificare potenziali minacce alla sicurezza

Sapere da cosa proteggersi aiuterà a identificare la migliore tecnologia di sicurezza. Le minacce alla sicurezza più comuni per le aziende includono:

  • Furto e vandalismo
  • Violazione interna che coinvolge dati sensibili
  • Gestione negligente dei dati
  • Attacchi di phishing
  • Attacchi fisici
  • Malware

2) Controllo accessi a edifici, aree, locali

Avere un buon sistema di controllo degli accessi in atto è essenziale per proteggersi, in quanto aiuta a impedire l’accesso a persone non autorizzate. Il controllo degli accessi si presenta in molte forme diverse, dalle guardie di sicurezza alla porta, ai badge identificativi, a tecnologie di accesso più avanzate (ad esempio tornelli con terminali termoscanner e controllo green pass, utili in tempo di pandemia). Ognuna di esse è più adatta di un’altra a seconda del tipo di esigenza.

Ecco cosa fare:

  • Analizzare tutti i punti di ingresso per rilevare le vulnerabilità. Quanti varchi devono essere protetti e quante persone avranno bisogno dell’accesso su base regolare.
  • Determinare se saranno necessari livelli di autorizzazione diversi per determinate zone (es. sale server). Assicurarsi che il sistema di controllo degli accessi installato disponga della funzionalità per impostare autorizzazioni granulari per utente e posizione.
  • Temporizzare gli accessi. Ad esempio liberalizzare l’accesso di un atrio in modo che rimanga aperto durante l’orario di lavoro quando c’è un addetto alla reception in servizio e attivare un blocco automatico con richiesta di credenziali di accesso dopo l’orario di lavoro.

3) Sorveglianza e rilevamento delle intrusioni

Soprattutto dopo l’orario di lavoro, quando non c’è nessuno nell’edificio, o durante i turni minimi del personale, i sistemi di videosorveglianza e di allarme sono fondamentali nel prevenire una violazione della sicurezza.

Installare telecamere di videosorveglianza nei punti di ingresso chiave dell’edificio e ovunque serva. Prendere in considerazione sia gli spazi esterni che quelli interni, inclusi parcheggi, sale server e spazi in cui potrebbero essere archiviati dati sensibili. Il tutto collegandosi con una società di vigilanza privata, attiva H24 e pronta a intervenire in caso di allarme.

L’utilizzo di altri sensori, come quelli per la rottura di vetri o la rilevazione di un incendio, possono migliorare ulteriormente la sicurezza dell’edificio.

4) Le variabili ambientali

Elementi naturali, come il paesaggio, possono aiutare (o ostacolare) la sicurezza di un edificio. Ecco come effettuare una valutazione del rischio specificatamente per questo aspetto:

  • Deve essere possibile vedere chiaramente gli ingressi e le uscite dall’interno dell’edificio. Assicurarsi che non ci siano finestre che bloccano, come display, segnaletica o paesaggio.
  • Assicurarsi che ci sia adeguata illuminazione esterna nei parcheggi, vicino agli ingressi e intorno ai percorsi. Spazi ben illuminati possono aiutare a scoraggiare potenziali criminali.
  • Tenere le luci interne accese di notte, anche quando l’edificio è vuoto per scoraggiare gli intrusi. Integrare il sistema di illuminazione integrato con le piattaforme di gestione degli edifici e il controllo degli accessi per regolarli automaticamente in base all’occupazione, al tempo e all’orario di lavoro.
  • Assicurarsi che alberi e cespugli siano ben tenuti intorno alla proprietà. Più la vegetazione è selvaggia e più permette ai ladri di nascondersi nelle fasi preparatorie di un’intrusione.

5) Prontezza di risposta alle emergenze

Fare un check periodico dei sistemi di sicurezza:

  • assicurarsi di testare regolarmente il funzionamento dei sistemi di rilevazione allarme;
  • disporre di soluzioni di backup per i sistemi di sicurezza in caso di interruzione di corrente o rete internet.

6) Valutazione della sicurezza fisica per COVID-19

Un set di controlli ormai necessari, vista la pandemia di COVID-19:

  • scegliere una tecnologia che può essere gestita in remoto per ridurre al minimo il personale necessario nell’edificio e migliorare la visibilità di ciò che accade senza essere presenti in loco;
  • rispettare le linee guida sul distanziamento sociale. Grazie a soluzioni tecnologiche è possibile automatizzare e far rispettare i limiti di occupazione di uno spazio per evitare assembramenti;
  • ridurre i punti di contatto con la tecnologia contactless. Il controllo accessi touchless consente alle persone di aprire le porte ed entrare nell’edificio senza dover toccare un lettore.

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