In un mondo iperconnesso, tra linee wifi gratuite e ampio traffico dati alla portata di tutti, noi italiani abbiamo costantemente lo smartphone tra le mani. Al di là dei giudizi sull’eccessivo utilizzo di un iPhone o di un Samsung, va detto che abbiamo a disposizione nuovi importanti strumenti per sentirci più protetti, grazie soprattutto alle app per la sicurezza. Noi Sicurezza ne ha provate alcune: scopriamo quali sono e come funzionano.
App per la sicurezza: cosa vuoi segnalare?
Il panorama delle app per la sicurezza è vasto, per prima cosa dovete avere le idee chiare di che cosa cercare nell’App Store o nel Play Store: cercate un allarme SOS per la vostra sicurezza personale? Volete segnalare furti o rapine o ricevere notifiche quando qualcosa accade nella vostra zona? Volete improvvisarvi paladini della giustizia e segnalare auto rubate?
Come diceva Apple qualche tempo fa, “c’è un’app per tutto”, scopriamo insieme se c’è anche un app per ogni esigenza di sicurezza.
Shelly, segnalazioni di pericolo nella tua zona
Shelly è l’app per la sicurezza che è in trend in questo momento: disponibile sia per iOs che in Android, permette di segnalare moltissime tipologie di reato o pericoli in maniera molto intuitiva, con solo un paio di clic.
Potete notificare e ricevere notifiche: il range per la ricezione è pre-impostato su 1.000 metri, ma potete scendere a 300 metri o salire fino a 3 km. Chiaramente, allargando il raggio di azione ricevete più aggiornamenti sul vostro smartphone, tutto dipende da quant’è ampia l’area che volete monitorare.
Cosa potete segnalare: atti vandalici, scippi/rapine/furti, truffe, atti di bullismo, auto sospette, persone pericolose, risse/manifestazioni, persone moleste, abbandono rifiuti. Chi utilizzerà l’app o riceverà una notifica potrà vedere giorno e ora della segnalazione, oltre che localizzare l’evento sulla mappa.
L’app è gratuita per la prima “sentinella”, cioè un punto sulla mappa per il quale ricevere notifiche di pericolo. Potete impostarlo su casa vostra, oppure per la scuola di vostro figlio. A partire dalla seconda sentinella il costo è invece di 0,99€ per tutto l’anno.
E’ un’app ottima, già ben diffusa in diverse zone d’Italia, ma – come tutte le app social – ha bisogno di una community per funzionare al meglio, perché più utenti ci sono e più si avrà un quadro reale del livello di pericolosità in una determinata area. Meno utenti uguale meno segnalazioni.
112 Where Are U
Questa app per la sicurezza si concentra sulla richiesta di aiuto in caso di pericolo; la funzione principale è il collegamento al numero di emergenza 112: parte la chiamata e vengono inviate le coordinate del luogo da cui arriva la segnalazione di emergenza.
Richiede l’inserimento di dati personali, permette di inserire alcuni numeri da chiamare in caso di emergenza (i cosiddetti ICE).
Il limiti principali, ad oggi, sono la disponibilità limitata del servizio, attivo solo in Lombardia e nelle province di Genova e Roma e il vincolo della disponibilità di rete che un telefono cellulare può dare: se mi trovo in zone in cui non c’è campo (rete dati), non riuscirò a inviare la segnalazione. Un bel guaio, soprattutto in un momento di emergenza.
Non è un caso che le migliori soluzioni di sicurezza personale abbiano una SIM GDSP, una sim che utilizza l’operatore che in quel momento ha più segnale, per evitare di incorrere in una mancata trasmissione di una richiesta SOS. Sotto questo – importante – aspetto, gli smartphone non garantiscono la stessa affidabilità di un dispositivo creato ad hoc per la sicurezza.
Disponibile per iOs, Android e Windows, in alternativa al pulsante 112 permette di selezionare manualmente il servizio richiesto nel caso in cui non si possa parlare.
Altra criticità: per quanto l’app sia semplice e ben sviluppata, le operazioni richieste in caso di reale emergenza non sono così agevoli da eseguire. Se un aggressore mi sta minacciando e non posso chiamare i soccorsi, devo sbloccare lo smartphone, accedere all’app e selezionare il tipo di emergenza: passaggi che diamo per scontati in situazioni di tranquillità, ma che non lo sono quando si è sotto minaccia.
I giudizi sullo sviluppo dell’app sono molto buoni, ma per deformazione professionale, da buon Security Specialist, ritengo che l’efficacia e l’affidabilità di un dispositivo studiato ad hoc per la sicurezza rimanga di gran lunga superiore a quello di uno smartphone.
Altolà: quel veicolo è rubato?
E veniamo alle app per la sicurezza che si occupano di auto e moto. Con Altolà è possibile inserire un numero di targa e controllare se un mezzo è rubato oppure no, scoprire se è in regola con assicurazione o se non è assicurato.
Con 99 centesimi è possibile passare a una versione premium attraverso la quale ottenere tutti i dettagli del veicolo che si sta controllando (data di immatricolazione, cilindrata, alimentazione, …) e visualizzare la mappa della distribuzione dei furti di auto/moto nella zona di interesse.
Giudizio: è un app simile ad altre (come ControlloTarga), tutte lavorano su un database unico. Altolà preferisce un piccolo contributo per limitare la pubblicità, altre app sono totalmente free ma hanno una pubblicità invasiva (spesso fastidiosa).
Non ha una funzione di sicurezza satellitare (a parte la segnalazione di eventuali veicoli rubati), è molto più interessante per chi vuole acquistare una macchina usata e avere una conferma di quanto dichiarato da un venditore di auto (anche se non registra i passaggi di proprietà di un veicolo).
SOS – Numeri di emergenza nel mondo
Particolare menzione per quest’app, “Numeri di Telefono di Emergenza – Mondo” (di IBM developerWorks), che mappa i principali numeri di emergenza di ogni Paese. E’ molto utile per chi viaggia spesso all’estero, perché – in base al posto in cui ci si trova – varia anche il numero SOS.
Non sempre ci si pensa quando si esce dall’Italia, ma è essenziale avere il numero delle emergenze a portata di mano. Naturalmente, perché sia utile, dovrete trovarvi sotto una rete wifi o sottoscrivere un piano ad hoc con la vostra compagnia telefonica per quando sarete oltreconfine.
App per la sicurezza: opinioni, punti di forza e di debolezza
Le app più efficaci sono quelle che si basano sul senso di comunità, perché permettono di alzare il livello di guardia in una zona e stimolano un positivo controllo del vicinato. Da un punto di vista sociologico, le potenzialità sono moltissime, le segnalazioni si affiancano alle denunce e permettono alle istituzioni di mappare al meglio tassi e picchi di criminalità di ogni zona.
Il vero tema è e rimane la notifica degli allarmi e l’affidabilità dello strumento smartphone in ogni condizione, soprattutto nei momenti di emergenza. Nulla può superare l’efficienza di una soluzione progettata da un Security Specialist per la sicurezza della casa, di un’azienda o di un dispositivo ad hoc per la sicurezza personale collegato a una Centrale Operativa: in quest’ultimo caso, ogni sforzo è incentrato sull’affidabilità del sistema di notifica, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Una SIM GDSP consente di minimizzare i rischi di mancata copertura della rete telefonica.
Anche per la sicurezza di abitazioni e aziende, la possibilità di monitorare e gestire gli allarmi 24 ore su 24 rappresenta un fattore fondamentale per la propria sicurezza: parola d’ordine, come sempre, tempestività.
Se vuoi analizzare il livello di sicurezza della tua abitazione, della tua attività o valutare i rischi per la tua sicurezza personale, contattami:
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