Lo abbiamo visto in recenti cronache, come già sapevamo purtroppo è possibile hackerare telecamere e spiare da remoto la vita delle persone, anche nei momenti più intimi.
La soluzione per impedire questo tipo di situazione ovviamente c’è ed è questo che scopriremo in questo articolo.
Cosa è successo? L’indagine della polizia
A inizio giugno 2022 è uscita la notizia di una rete criminale sgominata da un’operazione della Polizia di Stato, un’indagine che ha coinvolto 10 città italiane: gli hacker bucavano i sistemi informatici delle telecamere presenti in abitazioni private, negli spogliatoi di piscine e palestre.
Ciò consentiva loro di avere a disposizione foto e video delle vittime (da vendere nel web) e di proporre dirette online (ovviamente a pagamento).
Una incredibile violazione dell’intimità. Ma come è possibile che tutto ciò sia potuto accadere?
Lo stato (e la cultura) della videosorveglianza in Italia
Un dato che la dice tutta: secondo uno studio condotto da Federprivacy, il 92% delle telecamere non sono conformi al GDPR, la normativa europea sulla privacy.
E non è solo un discorso di esposizione dei cartelli informativi, è un discorso di cultura generale in materia di sicurezza.
- Quante persone pensano “ordino online una telecamera al prezzo più basso possibile con buone recensioni”?
- Quante persone dicono “prendo un prodotto molto semplice da installare, che io stesso posso installare?”
- Quante persone chiedono all’elettricista (che normalmente si occupa di tutt’altro) di installare un mini-sistema di videosorveglianza?
Il problema è che da qui nascono gravi errori che portano a situazioni molto spiacevoli che richiedono un intervento della polizia (o che spesso rimangono nascosti nel dark web). Ecco gli errori più frequenti.
Gli errori più frequenti nell’installazione di telecamere
- Inquadrare aree interne di una casa nella quale viviamo i momenti più intimi;
- Utilizzare telecamere di basso costo che non rispettano standard di sicurezza informatica (es. password di default);
- Non disporre di sistemi che permettano un aggiornamento dei software, per eliminare vulnerabilità informatiche che nel corso del tempo si presenteranno sicuramente;
- Affidarsi a installazione fai da te o con persone non specializzate.
Cosa fare: i consigli
La polizia postale raccomanda un’installazione di impianti di videosorveglianza fatta da professionisti.
In generale, non è doveroso far installare un impianto di videosorveglianza e di sicurezza a professionisti specializzati solo per motivi di privacy, ma anche per la propria sicurezza, installando ad esempio sensori e rilevatori nel punto giusto, collegando il sistema a una società di vigilanza privata.
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