Guida alla scelta dell’impianto di videosorveglianza

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Quando scegliamo di dotarci di un sistema TVCC (Closed Circuit TeleVision) o videosorveglianza, sono molti gli aspetti che dobbiamo considerare per elevare il nostro livello di sicurezza:

Sistema di videosorveglianza cablato o wireless? Telecamere analogiche o telecamere IP? Quanti megapixel?

Una scelta sbagliata può portare a un investimento sproporzionato rispetto al fabbisogno oppure – ancora peggio – a un livello di sicurezza molto basso o comunque inferiore a quello desiderato.

E’ importante fare chiarezza, soprattutto perché in questo momento la richiesta di impianti TVCC (TeleVisione a Circuito Chiuso) è in aumento, grazie ai balzi della tecnologia e delle reti dati che hanno consentito di proporre soluzioni di qualità a costi non eccessivamente elevati.

Sistema di telecamere cablato o senza fili?

Sono in commercio impianti di video sorveglianza wireless ma, a mio avviso, se si vuole ottenere un buon livello di sicurezza e affidabilità, è necessario installare sistemi di tipo cablato. La trasmissione delle immagini implica un grande trasferimento di dati e, nel caso del wi-fi, a volte siamo esposti a problemi di connessione oppure a interferenze RF che rendono temporaneamente inattivo l’impianto. Un sistema cablato, invece, non presenta questi problemi (o li presenta in misura nettamente minore). E’ vero che è più semplice l’installazione (non dovendo tirare dei cavi tra le pareti), ma ci sono queste e altri limitazioni, come ad esempio la necessità di avere tutti i dispositivi entro una certa distanza per garantire la trasmissione del segnale. Tra l’altro, molti capannoni o uffici ormai hanno un sistema di cablaggio pre-installato: ciò riduce i tempi di posa dei cavi, dell’installazione del sistema TVCC e, di conseguenza, i costi installativi (soprattutto di manodopera).

Telecamera analogica o telecamera IP?

La scelta delle telecamere è figlia sia della tipologia di impianto che della qualità di immagine che mi è necessaria.

La qualità dell’immagine necessaria mi condizionerà nella scelta: per esperienza diretta, la maggior parte delle aziende o delle abitazioni non necessita di un livello qualitativo di eccellenza assoluta (che ottengo esclusivamente con telecamere IP). Se l’obiettivo è semplicemente vedere se c’è un’intrusione in corso, posso farlo benissimo con una telecamera analogica.Tra l’altro, oggi con le telecamere analogiche di tipo AHD (che spiegherò tra poche righe) riesco già a ottenere un’immagine di qualità ottimale per le mie esigenze.

TELECAMERE ANALOGICHE E TELECAMERE AHD

Le telecamere analogiche generano normalmente un’immagine in STANDARD PAL: la qualità dell’immagine è in funzione del numero di linee interfacciate (più è elevato maggiore è la qualità dell’immagine). Normalmente sono dotate di led infrarosso per la visione notturna (con distanze limitate) e sono di tipo day & night (immagini a colori di giorno, bianco/nero al buio). Le AHD (“Analog High Definition”) sono videocamere analogiche di ultima generazione, consigliate a chi realizza (o ha già) un impianto analogico: danno un’immagine ad alta definizione, quasi 1 Megapixel. Visti i costi relativamente ridotti, mi sento di consigliare quest’ultime. Last but not least, dotiamoci di telecamere che rilevano la manomissione. Questo requisito è fondamentale, non dimentichiamoci che spesso installiamo un sistema TVCC all’esterno del sito da proteggere!

TELECAMERE IP

Il livello qualitativo dell’immagine è sicuramente il migliore: a seconda del modello scelto (…e dell’investimento…) si può arrivare addirittura a una qualità di 4/5 megapixel. Sono le più adatte se il mio obiettivo è quello di avere un’immagine eccellente (ad esempio, nei casi in cui richiedo il riconoscimento targhe). L’utilizzo di questo tipo di telecamera è però condizionato dall’esistenza di una infrastuttura di rete. Se è già presente, le telecamere IP e gli apparati si interfacciano in assoluta sicurezza e i costi installativi sono più convenienti.

Prezzo delle telecamere: tolto l’investimento per l’installazione, il prezzo di ogni singola telecamera IP è indubbiamente più elevato delle telecamere analogiche.

Registrazione delle immagini: DVR e cloud

Per la memorizzazione delle immagini si sceglierà un videoregistratore digitale (DVR, “Digital Video Recorder”) per le telecamere analogiche, piuttosto che un server per le telecamere IP. Esistono poi videocamere IP che non necessitano di sistema di videoregistrazione, perché le immagini vengono meorizzate in cloud.

Per impianti “misti” (abbastanza frequenti per quelle aziende che hanno realizzato negli anni un sistema TVCC successivamente ampliato), c’è la possibilità di utilizzare videoregistratori tri-ibridi che consentono di interfacciarci a sia a telecamere analoghiche, che AHD che IP.

TVCC, videosorveglianza o videoallarme?

Se realizzo un impianto TVCC e lo lascio “stand alone”, mi servirà solo per vedere cosa è successo: è vero che posso interfacciarlo a uno smartphone ma…se lo autogestisco, come faccio a garantire una reperibilità 24 ore su 24, 365 gg l’anno?

Per reagire prontamente nel momento del bisogno, cioè durante un tentativo di furto, molto meglio un servizio di videoallarme gestito da una società di sicurezza, dotata di centrale operativa attiva h24 – e che quindi sarà sempre pronta a verificare l’allarme e a intervenire tempestivamente. Ecco quello che succederà:

  1. scatta l’allarme, la centrale operativa riceve in automatico le immagini
  2. l’operatore di centrale vede cosa sta succedendo
  3. l’operatore guida l’intervento delle pattuglie per sventare il furto in corso

Come abbiamo visto, la scelta della tipologia di un sistema video è estremamente importante e delicata: fatevi consigliare da uno specialista della sicurezza!

Interessato? Richiedi un’analisi per l’installazione di un impianto di videoallarme:

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