L’Italia è un Paese meno o più sicuro rispetto agli anni precedenti? Quali sono le province più “pericolose”? Quali sono i reati più frequenti? Queste sono le domande che molti italiani si pongono ogni anno sui reati in Italia, proviamo a fare un’analisi utilizzando i dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno.
Ciò che emerge è uno scenario molto variegato, reati che in alcune province possono essere considerati una piaga, in altre zone d’Italia rimangono fenomeni marginali: in generale possiamo dire però che le statistiche mostrano un miglioramento rispetto agli anni precedenti. Un dato certo è che in Italia i reati denunciati nel 2015 sono stati più di 2,7 Milioni. Numeri impressionanti, anche se in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
I furti in casa
Più della metà delle denunce per reati riguarda i furti (il 55,5%), va quindi letto molto positivamente il calo del 7% rispetto al 2014. I furti in casa rimangono sempre la principale voce tra i furti, ma si registra una diminuzione dell’8,3% delle denunce: ciò sembra essere dovuto da una maggior presa di coscienza dei cittadini italiani sulla messa in sicurezza della propria abitazione. La tecnologia e il mercato ormai consentono di disporre di un buon antifurto casa a prezzi contenuti, collegabile al proprio smartphone e a una centrale operativa. Ci auguriamo naturalmente che il trend prosegua anche nei prossimi anni.
Le top 5 province per furti in casa:
1. Ravenna, 2. Savona, 3. Lucca, 4. Forlì Cesena, 5. Asti (reati ogni 100.000 abitanti)
Borseggi e scippi
I borseggi sono la seconda voce per importanza, ma registrano una diminuzione del 3,6% (173.000 nel 2015), così come gli scippi (addirittura del 7%, 18.000 denunce). Anche qui la cultura della sicurezza è sempre fondamentale nella prevenzione: mai mettere in mostra borse o portafogli, evitare per quanto possibile di frequentare quartieri malfamati. E in caso di minaccia, disporre di un dispositivo di SOS farà la differenza!
Le top 5 province per borseggi:
1. Rimini, 2. Bologna, 3. Milano, 4. Torino, 5. Roma (reati ogni 100.000 abitanti)
Le top 5 province per scippi:
1. Prato, 2. Napoli, 3. Catania, 4. Milano, 5. Torino (reati ogni 100.000 abitanti)
Furti Auto
Se in altri casi la situazione è abbastanza eterogenea, per i furti in auto si verifica una concentrazione nel Sud Italia. I dati parlano di un calo del 4,6% per un totale di 115.000 denunce nel 2015. Quali sono le auto più rubate? Fiat Panda, Fiat Punto, Fiat 500, Lancia Ypsilon. Scegliete un antifurto satellitare, meglio se con collegamento a Centrale Operativa: ne gioverà la vostra polizza auto!
Le top 5 province per furti in auto nel 2015:
1. Barletta-Andria-Trani, 2. Bari, 3. Catania, 4. Foggia, 5. Napoli (reati ogni 100.000 abitanti)
Negozi: furti
I furti negli esercizi commerciali calano del 4% ma rimangono ancora molti (102.000), ciò dimostra che alcune soluzioni di sicurezza come videosorveglianza e collegamento a centrali di istituti di vigilanza hanno il loro effetto deterrente. Ma, come abbiamo già visto, lo strumento più valido per difendere un luogo che può essere rapinato anche in soli 1-2 minuti rimane il nebbiogeno, che impedisce ai ladri di vedere a distanza di un palmo di naso e portare a compimento il furto.
Le top 5 province per furti in negozio:
1. Bologna, 2. Milano, 3. Rimini, 4. Trieste, 5. Ravenna (reati ogni 100.000 abitanti)
Negozi: rapine
Addirittura -10%, le rapine 2015 contro il dato 2014. Questo reato è sempre molto delicato, perché implica sempre una minaccia anche alla persona, oltre al danno economico. Ciò che funziona meglio: il disincentivo a commettere una rapina attraverso soluzioni come la videosorveglianza e l’utilizzo di strumenti di protezione personale. Ma attenzione, in questi casi è ancor più fondamentale la comunicazione della presenza di questi dispositivi: nessun ladro vorrà essere ripreso da telecamere!
Le top 5 province per rapine:
1. Napoli, 2. Milano, 3. Catania, 4. Bari, 5. Rimini
Le frodi informatiche, un caso a sé
Abbiamo visto che in genere i reati sono in calo, ma ciò non si applica per gli attacchi informatici (i cosiddetti attacchi cyber), che mostrano un trend in grandissima crescita. Possiamo considerarli i reati del futuro che però hanno già effetti sul presente, anche perché basta vedere come tutti i siti mostrino dati e statistiche di questa nuova frontiera criminale. A proposito, sapevate che l’Italia è primo Paese in UE a livello di attacchi cyber subiti?
La mappa dei reati in Italia
Clicca sull’immagine per aprire la mappa interattiva dei furti:
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