Trend reati per tipologia di crimine: cosa cambia rispetto agli anni precedenti

trend reati per tipologia di crimine
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Dopo l’analisi delle province più pericolose, chiudiamo l’analisi dei crimini denunciati in Italia nel 2016, mostrando i trend reati in positivo o in negativo, per tipologia di crimine: non tutti i reati sono in calo (e quasi nessuno è equamente distribuito in ogni nostra provincia).

Ogni giorno vengono denunciati 7mila crimini, 284 all’ora, quasi 5 al minuto. Numeri che fanno impressione se presi singolarmente, anche se il dato corretto per misurare l’entità del fenomeno rimane il numero di reati per cittadino: 4,11 reati subiti ogni 100 italiani (dati 2016).

Ma qual è il dato che può aiutarci ancor di più a capire se la situazione sta migliorando o peggiorando? Ovviamente il trend dei reati 2016.

Trend reati nel 2016: i furti

I furti calano ancora, e lo fanno esattamente del 7,5%. Un dato importante, ma che si conferma ormai da qualche anno: anche l’anno precedente (2015), si era registrato un calo del 7%. Merito di una serie di misure prese negli ultimi anni, tra cui gli incentivi per l’installazione di sistemi di sicurezza e un lavoro ancor migliore da parte delle Forze dell’Ordine.

Nello specifico, i furti in abitazione mostrano un ribasso addirittura del 9%: molto merito va assegnato a un’iniziativa come il Bonus Sicurezza 2016, che ha consentito ai privati la detrazione delle spese sostenute per la sicurezza della propria abitazione. Antifurti casa collegati a Centrali Operative di società di vigilanza privata con monitoraggio degli allarmi e intervento in caso di allarme, sistemi di videoallarme sono esempi di spese detraibili con il Bonus Sicurezza.

Furti di auto

Vengono rubate sempre meno auto: questo dato è perfettamente attendibile perché trattasi di reato denunciato nella totalità dei casi, grazie anche all’assicurazione. Ma cosa ha portato a una forte diminuzione dei furti di auto nell’ultimo anno di analisi, il 2016?

Sicuramente l’evoluzione delle auto e soprattutto la scatola nera, installata ormai su ben 5 milioni di vetture italiane (siamo al primo posto nel mondo per scatole nere installate).

Anche qui, più che un reato in calo “fisiologico”, è la tecnologia a fare la differenza: molte delle scatole nere sono dotate di antifurto satellitare con monitoraggio degli allarmi da Centrale Operativa, geolocalizzazione e blocco del mezzo al primo stop. Sicuramente l’introduzione della scatola nera e le polemiche sull’obbligatorietà sono state molto forti, ma i benefici e i risultati sembrerebbero molto importanti. E tutto ciò piace alle assicurazioni, che abbassano il prezzo del premio in un contesto di aumenti annuali. Tuttavia, rimane fondamentale la scelta del miglior antifurto satellitare auto.

Trend reati in negativo: emergenza informatica e usura

Tutto in calo? Purtroppo no, come abbiamo ampiamente scritto nel blog Noi Sicurezza, la nuova frontiera sono gli attacchi informatici. 151mila denunce nel 2016. Malware, ransomware inoculati attraverso attività di phising e vulnerabilità di siti web, software e app, minano la sicurezza di aziende e privati. Soprattutto i primi sono gli obiettivi dei criminali informatici e, ancor più nello specifico, le PMI e il microbusiness le vittime predilette. Perché? Perché le piccole aziende rappresentano un obiettivo più facile: strumenti di difesa più limitati e maggior facilità nell’ottenere il pagamento di riscatti per ottenere lo sblocco di pc e reti aziendali. Una motivazione economica, quindi.

E’ questo il motore di questa nuova attività criminale. Questo reato avrà sicuramente un trend negativo nei prossimi anni: con lo spirito di contenere questa emergenza nasce il nuovo Regolamento Europeo Privacy GDPR, che a partire dal Maggio 2018 porterà le prime sanzioni alle aziende che non si adeguano e non denunciano attacchi informatici che compromettono la sicurezza dei dati sensibili.

La piaga dell’usura

Anche l’usura vede un aumento delle denunce, ma qui stiamo parlando di un crimine poco denunciato: purtroppo è estremamente difficile che un cittadino minacciato sporga denuncia, la parte non emersa delle usure rimane predominante. Per cui, come leggere questo dato? Come un’ulteriore fonte di preoccupazione perché sono effettivamente in aumento i casi di usura? O come un maggior coraggio delle vittime e un miglior supporto da parte di Stato e associazioni?

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