Abitare da solo, in sicurezza: 10 consigli utili

Abitare da solo in sicurezza 10 consigli utili
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L’Italia è un Paese di single: lo dice l’Istat, che nell’annuario 2016 ha fatto la fotografia dello stato civile degli italiani. Tra celibi, nubili, vedovi, anziani, divorziati stiamo parlando di un esercito di 8 milioni di persone. Per chi ha scelto di abitare da solo (o è stato costretto dagli eventi della vita) la sicurezza è un tema molto sentito: ecco alcuni utili consigli di sicurezza, facilmente applicabili.

Soli a casa, maggior senso di insicurezza

Sono diverse le motivazioni che ci portano a vivere da soli: quando si è giovani e per la prima volta indipendenti, quando lo si fa per scelta dopo la fine di una relazione, …una cosa è però comune a giovani e anziani: il maggior senso di insicurezza rispetto a quando si vive con altre persone. E’ normale sia così, perché la casa viene lasciata vuota per la maggior parte delle ore del giorno e perché di notte non è mai bello dormire da soli (un ladro preferisce introdursi in una casa abitata da una sola persona piuttosto che da un’intera famiglia).

Non bisogna vivere con l’ansia, possiamo essere più sereni seguendo alcuni semplici consigli di sicurezza, sia per la sicurezza della casa che per la propria sicurezza personale.

Abitare da solo, il decalogo dei consigli di sicurezza:

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  1. Conosci i tuoi vicini. Partiamo dalle basi: è uno dei consigli di sicurezza più immediati ed è a costo zero. Non a caso è utilizzata anche dalle associazioni di Controllo del Vicinato. Fare squadra per segnalare eventuali tentativi di furto nel proprio quartiere. Non è necessario essere amici intimi dei propri vicini, ma una certa cordialità non guasta: soprattutto quando siete via, possono essere di grande aiuto per smaltire la posta (che, se accumulata, è segnale di casa non abitata) e chiamare le forze dell’ordine in caso di intrusione di malviventi. Ma attenzione, non esagerate con i dettagli fino a che non li conoscerete bene e potrete fidarvi di loro.
  2. Scegli un antifurto casa smart, collegato a una Centrale Operativa. Diciamolo chiaramente: se un ladro sa che dovrà affrontare un sistema di allarme – soprattutto se collegato a una Centrale Operativa con intervento di guardie giurate e forze dell’ordine – ci penserà due volte prima di scegliere casa vostra. Il fatto di abitare da solo non aiuta se si è al lavoro e la casa non è presidiata, oppure si è in vacanza (o si sta dormendo). E’ fondamentale allungare i tempi necessari per completare un furto, disponendo di un servizio di intervento su allarme. Utilissima ma non sufficiente la sicurezza passiva: un’inferriata rallenta un ladro, ma se non parte alcun segnale di allarme farà solo più fatica ma potrà agire indisturbato! Quando scegliete l’allarme, che sia smart: oggi sono disponibili diversi sistemi di sicurezza con video verifica degli allarmi. Sicurezza efficace ma alla portata di tutte le tasche! E che sia collegato a una Centrale Operativa: se vi trovate al lavoro o in vacanza, chi interverrà per salvare la vostra casa? Fatevi consigliare da un Security Specialist su come proteggere al meglio la vostra casa.
  3. App per una casa smart. L’antifurto “old school” con notifica degli allarmi via mail o via sms ha il destino segnato. Non si usa più! Una condizione necessaria di un antifurto casa è la presenza di un’app che permetta di gestire il vostro sistema di sicurezza anche da remoto, anche da km di distanza. Con un antifurto con app potrete attivare o disattivare il vostro antifurto ovunque sarete, autorizzare gli accessi della donna delle pulizie, parzializzare l’allarme, effettuare una video verifica per controllare che tutto sia ok.
  4. Porta con te un dispositivo per la sicurezza personale. Un ladro si fa meno problemi nell’entrare in una casa abitata da una persona, soprattutto se anziana. Insieme a un sistema di allarme della casa, è possibile scegliere un dispositivo anti-aggressione o anti-rapina con pulsante SOS che trasmetterà un segnale di allarme a una Centrale Operativa. Ma – attenzione – meglio scegliere un dispositivo tascabile indipendente dall’antifurto casa, che potrà essere utilizzato indipendentemente dal luogo in cui ci si trova (a casa o quando si è in giro). Una novità: alcune società propongono in un’unica soluzione sia dispositivo con servizio di allarme antiaggressione che pistola al peperoncino per difesa personale. Una protezione completa, dalla protezione personale all’intervento delle forze dell’ordine.
  5. Illuminazione, serrature, finestre, porte sempre ok. Tra i molti fattori che condizionano un ladro (soprattutto quelli che agiscono pensando poco agli obiettivi) troviamo l’illuminazione e lo stato di serrature, finestre e porte. Ho un’area buia del giardino che dà sul retro? Se non adeguatamente illuminata, è facile che un ladro – anche improvvisato – passi da lì. Ho una porta di entrata – ad esempio di un condomino – con serratura facilmente scassinabile? Facile che venga visto come un tentativo di intrusione meno difficile di altri.
  6. Scegli un amico a quattro zampe come piccolo aiutante. Un cane, soprattutto di piccola taglia e in un appartamento non può essere visto come un impalcabile guardiano, non è e non potrà mai sostituire un antifurto casa. Ma è molto vigile (più di noi esseri umani) e può segnalarci delle situazioni di pericolo che noi vedremmo in ritardo. Tra l’altro, con i giusti sensori Pet Immune, correttamente installati, i falsi allarmi causati dalla presenza di un animale domestico non saranno più un problema.
  7. Non essere “troppo social”. Dire ai quattro venti su Facebook che stai per partire per un viaggio di tre settimane non è l’idea del secolo, soprattutto se la privacy non è settata correttamente: anche gli sconosciuti possono vedere quali sono i tuoi programmi futuri! Raccomandazione valida non solo per chi usa i social network, ma anche per chi racconta a tutto il quartiere che non sarà a casa per qualche giorno.
  8. Depistare un ladro, cambiare orari e abitudini, accendere le luci, sfruttare la domotica. Un malvivente raccoglie spesso informazioni sulle abitudini della vittima da colpire. Se riuscirete a non essere troppo abitudinari, sarà più difficile mappare le vostre attività. Inoltre, la domotica e le app degli antifurti permettono oggi di simulare la presenza a casa: luci che si accendono a orari diversi la sera, sistema di irrigazione che parte nel vostro giardino, tapparelle alzate e abbassate tramite app. Tutto questo permette di confondere il ladro sulle vostre abitudini: si sentirà meno sicuro e probabilmente cambierà obiettivo.
  9. Fate ritirare la posta a un amico, un parente o un vicino. Uno dei segnali di casa non abitata è il mancato ritiro della posta. Sia che siate a casa o in vacanza, il mancato ritiro della posta o delle comunicazioni pubblicitarie è indice di casa non presidiata. Se siete via chiedete aiuto a un amico, un parente o un vicino. Se siete a casa ma vi dimenticate di controllare periodicamente la cassetta, aumenterete il rischio di furto comunque!
  10. Ricordate che la sicurezza non è solo contro i furti. Abbiamo parlato sinora di tentativi di furto. Ma non è solo questo: la sicurezza è anche avere un allarme che rileva un principio di incendio o di allagamento, una fuga di gas. O un sistema di sicurezza personale che potrete utilizzare in caso di malore o infortunio (utile anche per chi ha genitori anziani che vivono da soli). Qui, tanto quanto per le intrusioni, è fondamentale il supporto di una Centrale Operativa, che allerterà e invierà i soccorsi nel più breve tempo possibile.
Seguire il decalogo dei consigli se ci si trova ad abitare da solo è molto semplice, ma non diamo nulla per scontato: dobbiamo essere dei piccoli “specialisti della sicurezza”, pensare alle criticità e ai problemi che possiamo trovare ogni giorno e che minano la nostra sicurezza.

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